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Classroom of the Elite: una bomba

“Classroom of the elite” è un anime basato sulla serie di light novel giapponesi scritte da Shōgo Kinugasa e illustrate da Shunsaku Tomose. La serie è stata adattata in un anime nel 2017.

Per chi ancora non inizia “Classroom of the elite”

La trama ruota attorno alla Tokyo Metropolitan Advanced Nurturing School, un istituto prestigioso in cui gli studenti vengono addestrati per diventare i futuri leader della società. La scuola opera con un sistema particolare in cui il punteggio delle prestazioni degli studenti determina il loro status e privilegi all’interno dell’istituto. La classe 1-D, in particolare, è composta da studenti eccezionali ma con diverse personalità e abilità.

Il protagonista, Kiyotaka Ayanokōji, è un ragazzo intelligente ma apparentemente disinteressato, che si unisce a questa classe. Insieme ai suoi compagni di classe, dovrà navigare tra intrighi, competizioni e relazioni complesse mentre cerca di capire il vero funzionamento della scuola e dei suoi sistemi.

Classroom of the elite esplora temi come la meritocrazia, la manipolazione, e l’importanza della posizione sociale, oltre ad affrontare le dinamiche complesse tra gli studenti e le loro aspirazioni personali.

È apprezzato per il suo approccio intrigante alla trama e per i personaggi sfaccettati.

Commenti sull’anime

“Classroom of the elite è un anime con le “palle gigantesche”, che piomba all’improvviso sul mercato in mezzo alla robetta commerciale di poco valore.
Innanzitutto, va riconosciuta l’originalità della storia che è unica, originale e super-interessante.

Le animazioni sono di pregevolissima fattura, stessa cosa il doppiaggio; per non parlare dei personaggi e soprattutto del protagonista: Ayanokoji, il protagonista, è un ragazzo apatico e distaccato, con un’intelligenza assurda combinata a intuizione, capacità di capire e prevedere le situazioni e creare piani assurdi.”

Questo anime si identifica subito come una serie che punta a stupire, al colpo di scena e alle modalità con cui i protagonisti riusciranno a cavarsela nonostante tutto.

I personaggi sono un po’ stereotipati, ma quasi sempre al solo scopo di sovvertire le aspettative rivelando un lato nascosto, motore di trama per gli episodi successivi.

Il sistema altamente competitivo a cui gli studenti sono sottoposti si rivela interessante, per quanto diventi sempre più cervellotico, fino a raggiungere vette estreme nella seconda stagione, in cui lo scontro di intelletti raggiunge livelli di complessità inutilmente stressanti come solo i giapponesi riescono a fare.

Il tutto è sempre condito da alleanze incrociate, dissidi interni alle diverse classi e un protagonista che ha sempre il polso della situazione.

Infatti, Ayanokōji viene presentato come un genio, il cui unico difetto, è quello di non volersi esporre, o se vogliamo il non volersi assumere responsabilità, fino al punto da mascherare i propri traguardi.

Classroom of the Elite utilizza in modo positivo una premessa ormai già vista, grazie a un tono (forse troppo) serioso e personaggi ben caratterizzati. Non sempre però questo basta e a tratti la narrazione risulta pesante e decisamente poco scorrevole.”

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