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Pollo del supermercato Lidl: il 90% è malato di white striping

I polli a crescita rapida soffrono anche di una malattia che si manifesta nella loro carne: le strisce bianche. Condanna il nuovo rapporto sullo scarso benessere degli animali e sulle conseguenze per i consumatori di petti di pollo con queste caratteristiche.

Animali allevati in condizioni di sovraffollamento e trattati in modo disumani

Gli animali non sono in grado di reggersi sulle zampe, vengono allevati in condizioni di sovraffollamento e vengono trattati in modo disumano.

La grave sofferenza dei polli a crescita rapida allevati in modo intensivo non deriva solo dalle indagini sotto copertura, ma anche dalla consistenza e dalla qualità della carne.

Quasi tutti i petti di pollo di Lidl presentano una malattia

Quando si tratta di petti di pollo venduti nei negozi Lidl, quasi tutti presentano la malattia  della striatura bianca, indice di uno scarso benessere degli animali.

Lo riferisce essere animali, che nel suo nuovo rapporto rivela l’impatto delle condizioni di allevamento dei polli sulla salute. L’organizzazione ha analizzato 603 confezioni di petti di pollo a marchio Lidl raccogliendo foto da 38 negozi della catena Lidl in 11 città italiane.

Ad ogni foto viene assegnato un punteggio su una scala da 0 (nessuna evidenza di striature bianche) a 3 (chiara presenza di striature bianche).

I risultati hanno mostrato che il 90% dei petti di pollo erano affetti da questa malattia. Come suggerisce il nome, le strisce bianche si esprimono attraverso striature bianche che sono chiaramente  visibili su tutto il petto di pollo, ma sono ben visibili anche in altre zone.

Queste striature chiare, fibre e tessuto adiposo aumentano il contenuto di grassi e riducono l’apporto proteico e il valore nutrizionale della carne.

Alcuni studi hanno dimostrato che il contenuto di grassi è aumentato del 224%, le proteine ​​del 9% e il collagene del 10% rispetto al pollo non affetto dalla malattia cambiano anche le calorie provenienti dai grassi, che passano dal 7% al 21%, e la maggiore percentuale di tessuto connettivo peggiora la digeribilità e porta a carenze di alcuni aminoacidi essenziali.

si legge nel rapporto.

Precedenti ricerche hanno dimostrato che la malattia colpisce dal 50 al 90 per cento dei polli geneticamente selezionati per una crescita rapida perché si ipotizza che il peso che questi animali raggiungono in un breve periodo di tempo sia sproporzionato e allarmante. Stiamo parlando di polli che hanno 4-6 settimane e pesano 3 kg.

Senza ricevere abbastanza sangue e ossigeno, le fibre muscolari dell’animale si infiammano e muoiono, formando strisce di grasso. Il risultato è che i prodotti sponsorizzati da Lidl sono sempre disponibili a prezzi convenienti, ma non troppo salutari.

Metà dei campioni presentavano il white striping

Durante la valutazione, più della metà dei campioni presentavano elevati livelli di striature bianche nonostante avessero l’etichetta “Prodotto certificato” o “Catena di fornitura controllata“. Lo stripping bianco è solo una delle preoccupazioni emerse durante le indagini.

Progetto senza titolo 1

Altre organizzazioni dedicate al benessere animale nel panorama italiano e internazionale si sono rivolte a Lidl per chiedere alla grande distribuzione organizzata un impegno concreto per  migliorare il  benessere degli animali negli allevamenti che riforniscono i suoi punti vendita.

Per quanto riguarda le proposte discusse alla fine del 2022  in un tavolo di dialogo  avviato dalla  Open Wing Alliance (OWA) non sono state attuate da Lidl.

L’alleanza per i diritti degli animali chiede a Lidl di firmare l’European Chicken Commitment, che porterebbe all’abbandono delle pratiche che causano dolore e sofferenza ai polli.

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